Condividi questa pagina nei social-network:
Un secondo anzi due
1,573 visite univoche dal 13/10/2012, l'ultima volta: 1 giorni fa.
Per scrivere un commento, vedi sotto. Se vuoi pubblicare una tua opera, clicca qui.
recensore:
risposta dell'autore, data 13/10/2012
Ho revisionato quest'opera perchè conteneva degli errori.recensore:
Recensione # 1, data 24/10/2012
La storia è bellissima, la forma corretta, sembra che tu l'abbia vissuta in prima persona!! L'idea della doppia tragedia che si ripete sa di fatale!Secondo me con un po' di malizia narrativa il racconto è ancora migliorabile (ho visto che revisioni spesso e questo mi ha sfidato

Senti come farei…
Inizio subito sbattendo in faccia al lettore la tempesta e la sorte della mamma. E' il momento più drammatico, merita tutta l'attenzione e il rispetto. Mentre la povera donna volteggia vede la casa addobbata a festa, il furgone Ford all'orizzonte col nonno che non la salverà , il visetto delle donne grandi e piccole, insomma elaborando il testo dal "comunque" in poi dovrebbe venire una bella cosa.
Il finale è semplicemente perfetto!
recensore:
Recensione # 2, data 08/02/2016
Mi è piaciuto il tuo racconto, perché da adolescente ha vissuto un esperienza analoga. Nel mio caso si tratto di un tornado al mare, che fece affondare un ferry boat con diversi morti e devasto il campeggio dove con i miei familiari passavamo l'estate. Ricordo che con i miei fratelli non riuscivamo a chiudere le imposte dell'abitazione, un piccolo bungalow. Eravamo ragazzi e il frastuono del vento e della pioggia scrosciante ci diverti molto, inconsapevoli del grave rischio che correvamo. La tromba d'aria trascinò violentemente le tende dei campeggiatori in mare e fece molti altri danni. I miei genitori erano a Venezia e naturalmente rientrarono angosciati il mattino dopo, trovandoci in perfette condizioni fisiche. Noi gli raccontammo divertiti di quella che per noi era stata un'esaltante avventura.recensore:
Recensione # 3, data 15/02/2016
Scrivi qui la tua recensione…Bel racconto. Bellissimo finale. L'invito ad uscire da parte di Luigi è il segnale che la sua corda è rimasta sempre tesa per continuare a salvare Annalisa e tenerla ben salda alle cose migliori della vita.
recensore:
risposta dell'autore, data 16/02/2016
Ti ringrazio per essere passato di qui. Mi è piaciuto il tuo pensiero sugli interpreti principali della storia. Infatti la corda salda, lega, trattiene in questo caso è rimasta proprio ben legata ad Annalisa. recensore:
Recensione # 4, data 20/07/2017
Salvata per ben due volte, prima dalla zia poi da Luigi. O scampata per ben due volte, si potrebbe dire. I fatti raccontati sembrano dimostrare come la vita abbia lottato duramente contro la morte pur di strapparle quella creatura. Il prezzo da pagare per la sopravvivenza sta nel dolore di ricordare quelle persone care perdute, il premio invece sta nel modo in cui può raccontare di loro, nella ricchezza dell’affetto di un marito, dei figli e dei nipoti. Sono convinta che la vita sia sempre la scelta migliore e mi piace l’immagine di quella corda a cui lei si aggrappa come a un cordone ombelicale, per rinascere con una nuova vita e un nuovo nome.
Il grande tornado che devastò la Riviera del Brenta nel luglio del 2015 passò a pochi metri da casa mia. Ripenso spesso a quello che ho vissuto in questi due anni che sono seguiti. A quello che ho fatto, a chi ho incontrato, a quello che ho donato. Sono solo due anni e allo stesso tempo un universo intero.
recensore:
risposta dell'autore, data 28/08/2017
Ida l'idea di scrivere un raccontino come questo è arrivata purtroppo dagli eventi che si sono abbattuti in ligura qualche anno fa. Sia Genova che le 5 terre. Grazie.recensore:
Recensione # 5, data 29/07/2018
È un brano che ho letto con viva partecipazione alle vicende della protagonista, il cui destino sembra accanirsi contro di lei e la sua famiglia. Mi sono anche immedesimata nella sua disperazione, quando sembrava non ci fosse nessuna via di scampo,gioendo nel finale liberatorio. Bello questo racconto, perché lascia spazio alla speranza ed al riscatto. Apprezzata anche la tensione creata dall'autrice nella descrizione della tempesta, grazie al linguaggio sapientemente utilizzato.recensore:
risposta dell'autore, data 10/10/2018
Mi scuso per il ritardo nella risposta. La ringrazio per la bella e approfondita recensine(Licenza di default del sito)
Un secondo anzi due di Isabella Galeotti è pubblicata sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.
L'opera di riferimento si trova su www.BraviAutori.it.
(
Clicca qui per info sulla protezione delle opere.)

Elenco delle opere che condividono una o più tag con questa opera
Utenti iscritti che hanno visitato questa opera





















1,573 visite in totale tra iscritti e visitatori.